Il tema in uscita non era … da montagna.
Di montagna c’era soltanto cert’aria fresca e pura, da respirare a pieni polmoni, e certo bianco tutt’attorno e certo grigio d’una parte di cielo, da apprezzare senza pensare al contrasto con certo scuro d'una parte della 'mia' Val di Fiemme. Tenendone la manina nella mia ne assaporavo tutta la responsabilità. Ma anche il piacere di avere con me la mia prima erede. Sentivo che in una semplice stretta di mano ci sta tutta una ricca, complessa e profonda comunicazione. Ben al di sotto del tema che saltava fuori: il diritto di ciascuno, grande o piccolo che sia, a disporre in casa d’uno spazio, un angoletto, una scatola, ove tenere le cose più preziose o utili, di propria tassativa e sacra intangibile proprietà. A prova di sorella, di moglie e di amici intrusivi.
Ben presto però tema e stretta di mano dovevano cedere all’attenzione su quanto stavamo intraprendendo. Una passeggiata sulla neve non va mai presa alla leggera. E noi ci eravamo proposti di farla senza scivolare e perdere il nostro equilibrio, né insieme, né staccati e indipendenti nei tratti più impegnativi, neanche una volta.
Abbiamo così riscoperto insieme che è sempre meglio procedere stando ben attenti a tenere almeno un piede ben fermo e appoggiato, muovere in avanti l’altro svelti ma con misura, puntarlo bene prima di muovere il primo, e così via. Poi ricominciando ad assaporare aria, bianco e grigio...
Ce l’abbiamo fatta.
Siamo una squadra d’assalto.
… d’un battaglione di nemici?
No, di gusto delle cosiddette piccole cose. Che a saperle cercare e apprezzare, sono sempre a portata di mano.
A 10 anni Laila comunica con me molto meglio di chiunque altro di mia conoscenza.
E non è che ‘ci capiamo’.
Non è nemmeno che, strizzandoci l’occhiolino a vicenda, stabiliamo e confermiamo una complicità.
Qui non si tratta di comprensione.
E’ Musica.
Sono stato ancora incomprensibile?
Un abbraccio a tutti.
Mttkk