Ho dolori.
Non mi piace tanto parlarne, anche se qualcuno dice che sfogandoli un po’ fuori, gli decrescono dentro. Non credo che sia vero. Posso dire solo che se ne parlo, a me sembra di trasferirli su chi mi sente. E questo non è giusto. A ciascuno i propri dolori, passati, presenti e futuri.
Dunque, ho dolori.
Sì.
E allora?
Non sono insopportabili. Credo che in natura ne esistano di peggiori.
Questi miei possono ancora essere quantificati. E già non è trascurabile la soddisfazione di poter apprezzare il più e il meno. Insomma, io i miei li posso ancora affrontare. Anche senza farmaci. Per ora.
Ragione in più per apprezzare e gustare meglio i momenti piacevoli della vita, che ancora ricorrono numerosi.
Ecco, di quelli dovrei parlare, allora?
Ma nemmeno per sogno.
Proprietà mia personale sono, anche quelli. Inalienabili.
Beh non potrei, se fossi un po' più generoso, trasmettere almeno quelli, agli altri?
No.
Li farei soffrire d'invidia.
Mttkk