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StelleSoleLuna
Frammenti brillanti di stelle lucenti, Astro solare sorgente di vita, Argenteo disco di luce specchiata. Il Nostro cielo dove trovare un punto di incontro, con Amicizia, Armonia, Rispetto.
Il fagiolo zolfino è un prodotto tipico dell'agricoltura di alcune zone della Toscana. È detto anche fagiolo del cento perché viene seminato il centesimo giorno dell'anno, o fagiolo burrino. Lo zolfino è piccolo e tondo, fino a venti anni fa lo si poteva trovare solo da pochi agricoltori nella zona collinare intorno a Loro Ciuffenna. Oggi è stato riscoperto e valorizzato fino alla richiesta di riconoscimento IGP, e attualmente se ne producono quasi 20 tonnellate nell'area "tipica" della dorsale valdarnese del Pratomagno a 250, 300 metri ma anche più in alto fino a 600 metri. Il suo nome deriva dalla colorazione giallo pallido, simile allo zolfo. Le caratteristiche che lo esaltano sono la buccia finissima che si scioglie in bocca come un'ostia (particolarità che lo rende molto digeribile), oltre alla consistenza densa e cremosa, l'intenso sapore, la capacità di reggere la cottura. Ama i terreni poveri e non sopravvive in pianura, perché il suo apparato radicale – estremamente superficiale – non tollera il minimo ristagno d’acqua. Si semina generalmente in aprile, spesso sulle terrazze sotto gli olivi, in modo che l’acqua scivoli via, tra le pietre dei muretti a secco.Per tante generazioni, gli agricoltori del Valdarno e del Pratomagno hanno continuato a seminarsi lo Zolfino nonostante le difficoltà e le fatiche che richiede: capriccioso alla germinazione, insofferente alle irrigazioni, delicato nella conservazione; e soprattutto dal raccolto spesso esiguo, al punto "da non riprendere il seme". Insomma un fagiolo che si fa un po’ desiderare ma che comunque vale la pena assaggiare. Il tempo di cottura si aggira intorno alle due ore a fuoco basso.
SPIRITO
Numero di messaggi : 2907 Data d'iscrizione : 04.10.08 Età : 73 Località : Prato
Titolo: Le ricette e come si prepara il fagiolo zolfino Gio Apr 21 2011, 11:10
Ricetta secondo il Bigazzi
Ingredienti:
500 gr fagioli zolfini
salvia (o sedano) tutte e due meglio
2 spicchi d'aglio rosso
olio e.v.o.
acqua (evitare l'acqua particolarmente dura e calcarea)
sale (e pepe)
Procedimento:
Lavare ed ammollare gli zolfini per una notte. Immergere gli zolfini e l'aglio in una quantità d'acqua tale che il livello rimanga sopra gli stessi circa due dita. Usare preferibilmente una pentola di coccio e cuocere a fuoco molto dolce. Dopo circa mezz'ora-tre quarti d'ora aggiungere la salvia ed alzare leggermente il fuoco fino a sentire il classico rumore del sobbollire. Mantenere un pentolino con dell'acqua a bollore per eventuali "giunte". Alla fine della cottura salare e coprire. Servire con un filo d'olio extravergine d'oliva (se poi siamo nel periodo dell'olio novo meglio ancora!).
Ricetta della nonna (all'uccelletto )
Ingredienti:
500 gr fagioli zolfini
salvia
1/2 spicchi d'aglio
1 cipolla medio-piccola
1 pomodoro medio-piccolo
olio e.v.o.
acqua (evitare l'acqua particolarmente dura e calcarea)
sale (e pepe)
Procedimento:
Lavare gli zolfini ed immergerli subito in acqua fredda (così facendo secondo la nonna vengono meno bucciosi) salata insieme agli odori: salvia, aglio, cipolla e pomodoro tagliati in due. Coprire e mettere a cuocere. Quando bolle mantenere il coperchio semiaperto fino a cottura. Servire con un filo d'olio extravergine d'oliva (se poi siamo nel periodo dell'olio novo meglio ancora!) e se vogliamo (o non abbiamo problemi a permettercelo ) una spruzzatina di pepe.
Lo zolfino si può cuocere direttamente con più tempo ed evitare di metterli in ammollo la sera prima
Per chi invece avesse un pò più di pazienza, questa è la ricetta originale:
1 Lavare accuratamente i fagioli;
2 Riempire una pentola, possibilmente di coccio, con una proporzione di 1 a 4 di fagioli e acqua.
3 Mettere a bollire a fuoco lento con sale, salvia, aglio (e pomodoro). Lasciare bollire per 4 ore, finché il brodo non si è completamente ammalgamato con i fagioli.
4 Servire i fagioli con il loro brodo, conditi naturalmente con dell'olio extravergine di oliva, magari delle stesse colline.
Buona degustazione.
Crostini di cavolo nero e fagioli zolfini
P.S Il cavolo nero si puo' saltare in padella senza lessarlo.... viene più croccante
^dolcementemora^
Numero di messaggi : 2654 Data d'iscrizione : 30.05.10 Età : 112 Località : il paese dei balocchi ^_^
acqua (evitare l'acqua particolarmente dura e calcarea)
sale (e pepe)
Procedimento:
Lavare ed ammollare gli zolfini per una notte. Immergere gli zolfini e l'aglio in una quantità d'acqua tale che il livello rimanga sopra gli stessi circa due dita. Usare preferibilmente una pentola di coccio e cuocere a fuoco molto dolce. Dopo circa mezz'ora-tre quarti d'ora aggiungere la salvia ed alzare leggermente il fuoco fino a sentire il classico rumore del sobbollire. Mantenere un pentolino con dell'acqua a bollore per eventuali "giunte". Alla fine della cottura salare e coprire. Servire con un filo d'olio extravergine d'oliva (se poi siamo nel periodo dell'olio novo meglio ancora!).
Ricetta della nonna (all'uccelletto )
Ingredienti:
500 gr fagioli zolfini
salvia
1/2 spicchi d'aglio
1 cipolla medio-piccola
1 pomodoro medio-piccolo
olio e.v.o.
acqua (evitare l'acqua particolarmente dura e calcarea)
sale (e pepe)
Procedimento:
Lavare gli zolfini ed immergerli subito in acqua fredda (così facendo secondo la nonna vengono meno bucciosi) salata insieme agli odori: salvia, aglio, cipolla e pomodoro tagliati in due. Coprire e mettere a cuocere. Quando bolle mantenere il coperchio semiaperto fino a cottura. Servire con un filo d'olio extravergine d'oliva (se poi siamo nel periodo dell'olio novo meglio ancora!) e se vogliamo (o non abbiamo problemi a permettercelo ) una spruzzatina di pepe.
Lo zolfino si può cuocere direttamente con più tempo ed evitare di metterli in ammollo la sera prima
Per chi invece avesse un pò più di pazienza, questa è la ricetta originale:
1 Lavare accuratamente i fagioli;
2 Riempire una pentola, possibilmente di coccio, con una proporzione di 1 a 4 di fagioli e acqua.
3 Mettere a bollire a fuoco lento con sale, salvia, aglio (e pomodoro). Lasciare bollire per 4 ore, finché il brodo non si è completamente ammalgamato con i fagioli.
4 Servire i fagioli con il loro brodo, conditi naturalmente con dell'olio extravergine di oliva, magari delle stesse colline.
Buona degustazione.
Crostini di cavolo nero e fagioli zolfini
P.S Il cavolo nero si puo' saltare in padella senza lessarlo.... viene più croccante
Proverò a cucinare " il fagiolino zolfino " capriccioso quando germoglia...delicato nel raccoglierlo... un fagiolino che si fa desiderare.... ma che vale la pena assaggiare ...in qualcosina mi assomiglia .... in particolar modo nell'essere " capriccioso " ti farò poi sapere come mi viene
wauquiez
Numero di messaggi : 852 Data d'iscrizione : 28.03.08 Località : Varese
Gustare qualcosa quando si conosce la storia viene molto meglio, nei ristoranti dovrebbero fornire anche la lista dei racconti delle pietanze, ad esempio la pasta alla carbonara, contrariamente a quando si crede, non è una ricetta antichissima, è stata "inventata" subito dopo la seconda guerra mondiale quando c'era una forte presenza di americani a Roma, loro, abituati a mangiare uova e pancetta, richiedevano quest ingredienti che in seguito, grazie alla fantasia e alla capacità italiana, si è tramutata in una ricetta semplice e gustosa che ha subito guadagnato fama mondiale
_________________ "I poeti sono delle gigantesche ombre che l'avvenire getta sul presente. Forza che non è mossa ma che muove. I poeti sono i non riconosciuti legislatori del mondo..." P.B. Shelley
Ultima modifica di wauquiez il Gio Apr 21 2011, 18:52 - modificato 1 volta.
Michelle
Numero di messaggi : 6002 Data d'iscrizione : 09.10.08