SPIRITO
Numero di messaggi : 2907 Data d'iscrizione : 04.10.08 Età : 73 Località : Prato
| Titolo: Il Caffè in passeggiata Gio Ago 04 2011, 10:52 | |
| CAFFE'
Per quanto se ne dica, quest’anno in villeggiatura,al mare in montagna e in altri luoghi ameni,non ci sono molte persone. Si registrano molti week-end al limite della capienza o “ferie corte” ,tipo una settimana, e molto mordi e fuggi. Gli operatori turistici non sono molto soddisfatti di questa annata,il pienone non si è registrato,case sfitte in aumento,pensioni ed hotel con posti sempre a disposizione. Purtroppo più che parlare di crisi un po’ generalizzata, si dice che c’è la “ripresina” e di conseguenza si deve curare questo ritorno di fiamma lavorativo. Poi a Settembre vedrai che “ripresina”. Per cui si rispolvera il vecchio metodo Borzacchiniano,dove e quando c’è scarseggio di moneta o si ha moneta contata, si deve sapere come destreggiarsi senza dare nell’occhio, e anzi fare vedere agli altri che la crisi non ci ha nemmeno sfiorato e che ce la spassiamo suscitando anche invidie agli astanti. Per cui possiamo farci tutti i caffe' della passeggiata a mare, ma solo una o due volte. L’arte sopraffina del villeggiante di razza si manifesta nel farsi comparire il caffe' al caffe'; non è un gioco di parole ma un esercizio di alta economia che pochissimi ormai sono in grado di effettuare in tutte le sue varianti e che consiste nel sedersi al tavolo di un locale della passeggiata a mare notoriamente esosissimo e con l'ordinazione piú bassa nel prezzo, il caffe', tenere la postazione dalle due alle quattro ore. Innanzitutto è buona regola non rivolgersi al cameriere chiedendo un caffe' tout court, ma locupletare l'ordinazione attraverso un cachettico ed annoiato vaniloquio del tipo: "... senta per favore, mi porti un espresso un po' lungo, ma con del latte freddo a parte, e per cortesia, anche del dolcificante per diabetici..." con l'aria di pretendere qualcosa di molto particolare e complicato, che solo la squisitezza e la professionalità d'un servizio di alto rango possono procurare, lasciando altresi intravvedere al tapino l'eventualità remota ma non impossibile di una cospicua mancia. In questo modo non vi verrà recata una miserevole tazzina bavosa ma - allo stesso prezzo una guantiera che farà l'invidia dei vicini, con bricchi e bricchetti, almeno due zuccheriere e una considerevole quantità di bustine versicolori assai decorative, che poi, con discrezione, farete scivolare in tasca per portarle a casa; darete luogo quindi alle procedure dell'allungo del caffe' con acqua calda e /o latte freddo - in piú fasi, sempre accompagnate da zuccheratura e laboriosa rimescolatura con cadenzato tintinnio di cucchiaino. La degustazione sarà lentissima e paradisiaca, con l'occhio rapito significante: madonna che caffe' ci fanno qui (la variante Giovannone prevede la sarchiata finale dello zucchero residuo sul fondo con mossa rapida e ghiotta e una passata oscena della lingua sui baffì). Questo comportamento vi procurerà un'attendibile reputazione di cliente raffinato ed esigente, invece che quella di pidocchioso. Il conto va, ovviamente, regolato con precisione al centesimo avendo avuto cura di prepararsi preventivamente la somma esatta, per non dar luogo all'imbarazzante interrogativo de " ... il resto mancia... ?" che si manifesta nel cupido sguardo dei cameriere ogniqualvolta si estrae una banconota di grosso taglio; dopo aver pagato, si procurerà di frugarsi ulteriormente in tasca e quindi esprimere moderata frustrazione per non aver trovato un compenso sufficientemente dignitoso a remunerare le premure del suddetto cameriere; gli si rivolgerà altresi un grazioso e compiaciuto sorriso ed un principesco gesto dilatorio roteando a mulinello l'indice della mano destra al quale egli risponderà con un inchino. Si consiglia di non ripetere l'esperienza per piú di due volte nel medesimo locale.
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blue_rose
Numero di messaggi : 1262 Data d'iscrizione : 27.07.10 Età : 62
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