La panzanella

La panzanella

La panzanella è un cibo vile e di nessunissimo pregio. Analogamente alla già esecrata insalata di riso, quando viene presentata nelle mense estive ingenera negli astanti allettanti moti farisaici di approvazione e apprezzamento quali:<< Ma che bella panzanella, d’estate si richiede proprio … >>. Il che è mendace: infatti quale sconsiderato può richiedere un malloppone molliccio e segaturoso, impregnato d’aceto,disseminato di turpe oggettistica alimentare, molto vicino nell’odore, nel gusto, nel colore, nella consistenza all’immonda materia digerita ed espulsa a seguito di gastrico travaglio? Il fatto che poi venga servita preferibilmente nel corso di discutibili e fredde cene in piedi,in giardino,dove con il favore delle tenebre s’ammanniscono anche le micidiali peperonate gelate e le insidiose melanzane ripiene, esclude al panzanellatore ogni possibile attenuante e pone il panzannellato in condizioni di palese inferiorità, senza via di scampo, che quella di rovesciare prestamente il corpo del reato ai piedi di una innocente ortensia. La panzanella la faceva la mia bisnonna, ortolana di rango principesco, solo quando la riserva di groncoli di pane secco assumeva nel paniere proporzioni ragguardevoli; che allora ne levava di quello già muffito per darlo ai maiali e il resto, duro come sasso, lo metteva a mollo nell’acqua e dopo ci affettava dentro qualche cipolla e qualche pomodoro dei più fatti, aspergeva d’aceto e con qualche parca stilla d’olio portava in tavola al mio bisnonno- Il quale s’incazzava:<< Come … un’altra volta questo trojaio … ?>>

Boja...O come la fanno la panzanella quei tipi li'?
In casa mia la fanno di molto , ma di molto bona....

Lio la panzanella dipende dal pane ... e purtroppo viene bene solo col pane TOSCANO ... dico bene?

Eccerto che dici bene...E ancora meglio col pane cotto nel forno a legna...